Nella quarta parte dell’alfabeto si continua faticosamente salire e si “scollina” verso la discesa finale.
H come HURTT Justin: parafrasando un bellissimo film dei fratelli Cohen dico: “La serie A non è un campionato per giovani…”. Giustino, ad di là della sua fragilità mentale e, in diverse occasioni della sua inadeguatezza, dimostra che anche gli USA, tolta la cinquantina di ragazzotti di prima fascia, faticano a produrre giocatori subiti competitivi per il livello europeo. A questa premessa bisogna aggiungere che su Hurtt, forse, sono state sbagliate alcune valutazioni tecniche. A me è sembrato un giocatore privo di un affidabile uno contro uno dal palleggio e un difensore mediocre. Quindi: un tiratore, di striscia, da servire in uscita dai blocchi o in transizione. Poco altro. Quindi: un lusso che la Cimberio non poteva permettersi. Detto questo, una certezza: dopo aver visto all’opera Weeden, tutti avranno rivalutato con giustificata benevolenza anche il mite Giustino.
I come IMPEGNO: la Cimberio, soprattutto in trasferta, è stata accusata di aver profuso scarso impegno. Accusa a mio modo di vedere falsissima perchè di tutto la squadra del 2012 potrà essere ricordata e sanzionata ma, mai e poi mai, di atteggiamento lassista. La realtà è che fuori casa gli uomini di coach Recalcati hanno comprensibilmente palesato i loro limiti fisici e di struttura. Un paio i esempi? 37% da 3 e 15 palloni recuperati le medie di Masnago, 32% e 6.5 fuori. Per farla breve: fuori casa meno precisi e decisamente meno arrembanti. Ma, tranne Siena, per quasi tutte le altre è così. Mal comune, mezzo gaudio…
L come LO NERO, Michele: in questa stagione sono stati tanti quelli che l’hanno tirato per la giacca chiedendogli informazioni e suggerimenti per il Consorzio. E, la butto là a mo’ di battuta, se iniziasse sul serio a fare il consulente…?
M come MINAZZI, Davide: prezioso addetto stampa.
N come NOVITA’: ogni anno, fin troppe, in un campionato che, mica solo per Varese, avrebbe bisogno di grandi manciate di continuità. Qui, come dice “a’ ggente”, non fai nemmeno in tempo ad imparare il nome dei giocatori che già cambiano. Figurati se puoi anche affezionarti.
Massimo Turconi