Sedici anni dopo l’impresa di Marco Pantani, la celebre avenue parigina degli Champs-Elysées è tornata a tingersi d’azzurro. Con il trionfo di Vincenzo Nibali al Tour. “Un’emozione così forte credo di averla provata poche volte nella vita. Qui, dal gradino più alto, è ancora più bello di quanto potessi immaginare. Non c’è niente di paragonabile” sono state le parole dello “Squalo” con le lacrime agli occhi.

Oldani Renzo BindaDopo Gimondi e Pantani, Nibali è il terzo italiano ad aver indossato la maglia gialla. “A gennaio scorso – ci racconta Renzo Oldani, presidente della Alfredo Binda organizzatrice della Tre Valli che ha visto protagonista Nibali nel 2011 e 2012 – l’ho incontrato ad una presentazione a Lugano e gli ho detto di partecipare alla Tre Valli con la maglia gialla. Lui ha fatto un rito scaramantico, ma il suo successo era preannunciato. La stagione inizialmente non è stata un granché, ma poi ha avuto un crescendo incredibile e se l’è guadagnato”. Il successo in Francia del messinese che lo scorso anno ha vinto il Giro d’Italia ha fatto riesplodere l’entusiasmo nazionale: “Grazie a lui sul ciclismo c’è molta più attenzione – continua Oldani -. Dopo Pantani ci sono stati anni di magra e adesso l’entusiasmo si è rinnovato anche da parte di chi non segue il ciclismo. A questo però non hanno contribuito solo i successi di Nibali, ma anche la sua personalità. Io lo conosco personalmente ed è proprio il classico bravo ragazzo, umile. Davvero una bella persona”.

A novembre il vincitore del Tour de France compirà 30 anni: “E’ nel pieno della maturità ciclistica, ha ancora diversi anni per potersi togliere altre soddisfazioni. Armstrong si preparava solo per il Tour, mentre Nibali va forte tutto l’anno senza dimenticare che nel 2010 ha vinto la Vuelta“. Il prossimo obbiettivo dello “Squalo” sono i Mondiali in Spagna, tra due mesi. “Come prima cosa spero che a settembre partecipi alla nostra Tre Valli Varesine – dice il presidente della Binda -. Economicamente permettendo il nostro obbiettivo è quello di averlo. Per i prossimi mondiali puntiamo ad avere in ritiro sul nostro territorio la Nazionale italiana, magari prima della partenza per l’ultimo raduno”.

Elisa Cascioli