8 vittorie, un pareggio e una sconfitta, questi sono i numeri della Nazionale Under 21 dell’Italia che, grazie a questi risultati, pochi giorni fa si è qualificata con un turno d’anticipo agli Europei di categoria, in programma in Ungheria e Slovenia dal 24 al 31 marzo 2021 (fase a gironi) e dal 31 maggio al 6 giugno 2021 (fase a eliminazione diretta). Tra gli azzurri protagonisti di questa cavalcata c’è sicuramente il centrocampista romano Davide Frattesi, di proprietà del Sassuolo e quest’anno in prestito al Monza. Nella sua carriera c’è anche una Coppa Italia e una Supercoppa Italiana con la Primavera della Roma

Cammino importante per questa nazionale, quale è il vostro punto di forza?
“Durante i vari raduni si sono alternati molti giocatori, ma il nostro valore aggiunto è sicuramente il gruppo. I più abituati all’azzurro hanno dato una mano a quelli che erano alle prime convocazioni e tra tutti noi è nata un bella sintonia”.

Il ct Nicolato è stato anche il tuo tecnico anche in Under 20 e Under 19. Quanto è importante questa continuità col mister per voi giocatori?
“E’ fondamentale. Prima d’ora in azzurro ho avuto ct diversi ogni anno e questa cosa non permette di iniziare veramente un percorso. Con questa soluzione, invece, ho avuto modo di conoscerlo meglio e viceversa, si è creato un buon dialogo e si lavora tutti in prospettiva. Lui è un ottimo allenatore ed è stato fondamentale per il risultato raggiunto”.  

Vesti l’azzurro da qualche anno, fin dall’Under 17. Quali sono state le tue emozioni più belle con questa maglia?
“L’Under 21 è la nazionale più importante prima della Nazionale maggiore e il ricordo più bello che ho è stato il Mondiale Under 21 del 2019 in Polonia. Ho segnato nella gara d’esordio contro il Messico e poi nei quarti di finale contro il Mali e abbiamo chiuso il nostro percorso al quarto posto. L’atmosfera e il gruppo sono stati indimenticabili. Anche in quel caso c’erano parecchi ragazzi nuovi e ci siamo preparati al tutto pochi giorni prima. Nessuno si sarebbe aspettato questo risultato, ma invece ci siamo riusciti ed il ricordo più bello che ho. Non ho mai provato prima un’esperienza simile e così forte”.  

Veniamo al presente che ora si chiama Monza.
“Il Monza ha un progetto importante, da Serie A. In estate ho rifiutato anche proposte dalla A proprio perché mi ha colpito il progetto del Monza e i traguardi che si sono prefissi. Conosciamo tutti, poi, la società che ha nomi importantissimi. Appena ho saputo dell’interessamento nei miei confronti non ci ho pensato due volte e ho accettato subito il trasferimento”.

In una nostra intervista di pochi giorni fa, Lepore ha parlato di giovani di talento e che il Monza ne ha molti. Da parte tua, che sei molto giovane (classe 1999), come vivi questa esperienza?
“Avere in squadra compagni esperti come ad esempio Lepore e Boateng aiuta tantissimo. Nel nostro gruppo ce ne sono un po’ e tutti danno una mano a noi più giovani e ci richiamano quando serve, aspetto fondamentale per la nostra crescita e per disputare un buon campionato”.

Sei al Monza in prestito, che cosa ti hanno insegnato le stagioni passate ad Ascoli ed Empoli e cosa vedi nel tuo futuro?
“Il mio obiettivo è salire in A, poi da lì si vedrà. Ascoli è stata la mia prima vera esperienza con i grandi perché a Sassuolo ero aggregato con la prima squadra ma non ho avuto spazio, giustamente, perché ero troppo giovane. Sono stato accolto benissimo, i tifosi sono veramente impressionanti, non ho mai visto una piazza come quella per i giovani. Empoli è stata un po’ la consacrazione. Ho ricordi bellissimi di quell’anno; ad Ascoli non ero riuscito a segnare mentre in maglia bianco azzurra ho segnato il primo gol nel derby contro il Pisa al 93esimo. E’ una cosa che mi rimarrà dentro ed è l’emozione più forte che ho vissuto su un campo da calcio“.

Ilario Maiolo

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