Sfida a 6 per il sindaco di Busto? Naaah…C’è anche il numero 7. L’outsider. Cioè il Tigrotto 1919, la nuova mascotte biancoblu assurta (con tanto di fascia tricolore) al ruolo di primo cittadino direttamente dall’attuale inquilino di Palazzo Gilardoni Emanuele Antonelli.
La conferenza stampa di presentazione del nuovo progetto brandizzato Pro Patria (traffico diretto del Responsabile della Comunicazione Nicolò Ramella), ha messo al centro del focus territorialità e senso appartenenza. Concetti sviluppati secondo declinazioni proprie dall’Assessore alla Cultura Manuela Maffioli (“Per il BAFF la mascotte potrà indossare anche lo smoking”), dal responsabile dello Sport Laura Rogora (“Idea semplice ma geniale. Più sociale e meno social”), dal Consiglio Direttivo di ASCOM e Confcommercio nonché Presidente della neonata associazione ad hoc Emanuele Gambertoglio (“Vogliamo formare i tifosi di domani. Attivando un circuito che combatta il bullismo, favorisca l’inclusione sociale e porti a rivolgersi alle attività di vicinato”), e dallo sponsor di maglia Sara Tosi (Istituto Clinico San Carlo).
Il Tigrotto 1919 (iniziativa proposta dalla AP-Servizi di Stresa), farà da collettore identitario della bustocchità per manifestazioni, feste e affini con un occhio al sociale e l’altro all’effetto leva commerciale. Al centro del ring (neanche a dirlo), la Pro Patria del capitano Riccardo Colombo (”Un mezzo per sentirsi tutti più vicini”), e della Presidentessa Patrizia Testa che nel giorno del suo compleanno vota il rilancio sul campo (“C’è la volontà di tirarsi fuori dalle prime titubanze e di mettere la prima marcia”), e quello nelle urne (“La Pro Patria unisce, non divide”).
Inciso appuntito indirizzato a chi aveva visto nella sua candidatura come capolista a fianco di Antonelli una fonte di attrito per la città. Le elezioni si avvicinano. Il calcio (piaccia o meno), è destinato a fare la sua parte.
Giovanni Castiglioni
(foto Aurora Pro Patria 1919 Official)
