La sua è stata fino ad oggi la firma più attesa dell’estate della Pallacanestro Varese, una conferma che è sinonimo di conintunità, crescita e progetto. Giovanni De Nicolao e i biancorossi insieme, ancora per un anno almeno, dopo che il play veneto ha deciso di non esercitare l’opzione di uscita dal contratto entro il 30 giugno scorso che avrebbe potuto allontanarlo della Città Giardino.
Una scelta di cuore e di prospettive professionali, per un ragazzo che è già leader della squadra e punto di riferimento per i tifosi, che ha scelto Varese credendo nel nuovo progetto targato Luis Scola e Michael Arcieri e che è pronto a ricoprire un ruolo sempre più centrale nel roster del prossimo anno.
Dopo più di un mese si è risolta la sua questione contrattuale. La sua volontà è sempre stata quella di rimanere qui a Varese giusto?
“Esatto. Io sono sempre partito con l’idea che a Varese mi trovo benissimo ed è difficile andare via da un posto dove si sta bene. Ci sono tante componenti che mi tengono legato a Varese. C’è una bella prospettiva futura, un progetto, quello che mi hanno esposto Luis e Mike, che mi ha convinto a restare. Poi è chiaro che avendo l’opzione di uscita dal contratto entro il 30 giugno mi sono guardato in giro, vedendo se ci fossero grosse proposte per capire che mercato avessi attorno ma la mia prima scelta è sempre stata Varese, non solo a livello professionale quanto di vita personale. Sto bene qui e vedo che tutte le persone che ho attorno mi vogliono bene”.
Quanto è stato importante in questa scelta il ruolo da leader che lei ha ormai assunto nel gruppo?
“Ha pesato sicuramente molto sulla mia scelta. Anche le altre offerte ricevute mi prospettavano un ruolo simile ma ho preferito Varese. E’ chiaro che ora qui dovrò capire chi sarà il nuovo allenatore, bisognerà vedere che scelte farà e se gli piacerò o meno come giocatore. Parlando però con Scola e Arcieri mi hanno assicurato e rincuorato dicendomi che sarò parte centrale del progetto con un ruolo da leader e io voglio fidarmi delle loro parole”.
In questa prospettiva rientra anche l’averle assicurato un ruolo da titolare nella prossima squadra?
“Io penso che i ruoli si stabiliscano durante la stagione. Sicuramente, come dicevo prima, mi è stato assicurato un ruolo centrale, con un minutaggio da titolare, poi sarà l’allenatore a prendere le decisioni”.
Tra le offerte che le sono arrivate conferma di aver avuto contatti anche con Reggio Emilia?
“Sì ho parlato con loro così come altre squadre, alcune che facevano anche l’Euro Cup, però nella mia testa ho sempre pensato che se avessi dovuto lasciare Varese lo avrei fatto solo per un grande salto in avanti, altrimenti non mi sarei mai mosso ed infatti così è stato. Voglio credere nel nuovo progetto e portare Varese sempre più in alto, creando qualcosa di solido nel futuro”.
In attesa di scoprire chi sarà il coach, possiamo dire intanto che non ci sarà più il prossimo anno Alberto Seravalli, diretto alla Virtus Bologna. Una figura centrale nella Varese degli ultimi anni, quanto le spiace questo addio?
“Mi spiace molto ma allo stesso tempo sono stra felice per lui. Con Alberto si era instaurato un rapporto speciale, facevo sempre lavoro individuale con lui perché è bravissimo in questo, è un allenatore con cui mi sono trovato veramente bene. Oltre che essere un bravo allenatore è un uomo che mette tantissimo cuore in campo quando lavora: corre, difende, infatti mi ha tirato tante spallate quest’anno per abituarmi bene ai contatti. Devo dire che anche io gliene ho restituite e qualche livido probabilmente gli è rimasto (ride, ndr). Però ripeto, sono felicissimo per lui, so che è sempre stato un grande tifoso della Virtus, li ha sempre seguiti e per la sua carriera è un importantissimo passo, se si realizzerà, che lo porta a lavorare in una delle due squadre più forti del nostro campionato e una di quelle più importanti d’Europa. In questi giorni lo sentirò e gli farò un grosso in bocca al lupo per tutte le partite che giocherà a parte quelle contro di noi”.
Alessandro Burin
