Finalmente il mercato della Pallacanestro Varese si muove. Dopo settimane di silenzi ed empasse, squarciati dall’arrivo del gruppo Pelligra, anche il mondo dei movimenti biancorossi si muove ed il primo annuncio è dei più attesi.

Matteo Librizzi e Varese insieme ancora per tanti anni. Con un comunicato sul sito biancorosso la società ha annunciato il rinnovo del campioncino azzurro che quest’anno, durante il ciclo Roijakkers, si è preso la scena e la ribalta, arrivando a diventare punto fisso del quintetto varesino nelle 8 vittorie in 13 partite che hanno consegnato la salvezza alla Openjobemtis.

Spazzate così le voci di mercato che lo volevano lontano dalla Città Giardino, con Libro che ha sempre avuto come priorità la maglia biancorossa per continuare a scrivere pagine importanti con quello che è il suo vero grande amore.
Un rinnovo che fa capire come la linea dettata dalla società sia ben chiara al di là di chi sarà il prossimo allenatore: Varese sarà squadra giovane fatta di giocatori che hanno fame e voglia di sudare e scarificarsi senza mai lasciare nulla d’intentato, il tutto accompagnato da grande talento. Insomma, l’identikit perfetto di Librizzi.

Questo il comunicato biancorOsso con le prime parole del playmaker azzurro dopo la firma.

È con orgoglio e soddisfazione che Pallacanestro Varese annuncia il rinnovo pluriennale di Matteo Librizzi. Playmaker classe 2002 prodotto delle giovanili biancorosse, “Libro” ha esordito nella massima serie di basket lo scorso anno proprio con la maglia della Openjobmetis, ripagando sempre la fiducia del club con prestazioni brillanti ed intense che lo hanno reso un vero e proprio beniamino dei tifosi varesini. 

Matteo Librizzi, playmaker Pallacanestro Openjobmetis Varese: «Sono felicissimo di poter continuare con il sogno iniziato lo scorso anno ed orgoglioso di poter indossare ancora la maglia della mia città e della squadra che tifo fin da quando sono bambino. Vorrei ringraziare Luis Scola e Michael Arcieri per l’opportunità che mi stanno dando; lavorerò ogni giorno per rispettare la storia della Pallacanestro Varese».

Alessandro Burin

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