E’ stato un inizio di stagione positivo quello del Basket7Laghi Gazzada che, nelle prime due uscite stagionali, ha collezionato una sconfitta, all’esordio sul campo di Oleggio dopo una partita combattutissima per 80-76, e una vittoria in casa contro la mina vagante College Borgomanero, dopo un altro match molto duro terminato 102-98.

Due partite che hanno messo in evidenza luci e qualche ombra della squadra di coach Daniele Piccolo che, dopo essere arrivato a stagione in corso l’annata passata, quest’anno ha tra le mani un gruppo dalle tante qualità, soprattutto balistiche, con cui provare a conquistare l’agognato sogno promozione.

Cosa le lasciano queste prime due giornate di campionato?
“E’ una bella domanda.. (ride, ndr) vista l’esigenza personale che mi pongo, dico che mi lasciano un po’ di amaro in bocca, perchè penso che potevamo essere benissimo 2-0. La partita ad Oleggio l’abbiamo buttata via negli ultimi minuti, però comunque queste due partite ci lasciano la consapevolezza che possiamo fare bene, stiamo lavorando nella giusta direzione anche se la strada da fare è tanta. Le sensazioni però sono positive pensando a come la squadra sta iniziando ad intendere la pallacanestro che vogliamo proporre”.

Il progetto tecnico e tattico di quest’anno continua sulla linea di quanto impostato nella scorsa stagione o, visti i cambi nel roster, qualcosa ha deciso di cambiare?
“L’idea di pallacanestro che ho cerco sempre di portarla avanti, però sono un allenatore convinto che siano gli allenatori a doversi adeguare ai giocatori che hanno e non viceversa. Penso semplicemente che sia difficile pretendere da un ragazzo che, per caratteristiche individuali è abituato a giocare in un certo modo, giochi in manieracompletamente differente. Cerco sempre di portare la mia idea ma adattandola ai giocatori che alleno. Le caratteristiche della squadra non sono così diverse dall’anno scorso, ad esempio l’avere sempre un 4 pericoloso, lo scorso anno Bossola quest’anno Genovese, mentre abbiamo fatto un upgrade sugli esterni con l’aggiunta di Ivanaj che cambia rispetto a Lepri”.

Continuando a parlare del roster, la sua abilità dovrà essere quella di riuscire a far coesistere tanti giocatori con punti nelle mani..
“Prima uscita 76 punti, 102 alla seconda, insomma complessivamente cerchiamo tanti punti e i tiri migliori. Per fare questo serve che la squadra abbia la consapevolezza che serve passarsi la palla sapendo anche un po’ aspettare il momento della partita. Se tutti tiriamo un’azione a testa, uno non tira per 5 azioni, è matematica. Bisogna avere la consapevolezza di saper capire cosa ci concede la difesa avversaria e trovare il tiro migliore. E’ un lavoro che stiamo facendo da inizio ritiro, abbiamo iniziato a trarne qualche frutto nel secondo tempo con Borgomanero, ma è un lavoro lungo e faticoso e ci vuole la disponibilità di tutti ad adottare questa filosofia di gioco”.

Quanto è importante Marcello Piccoli nel suo sistema di gioco?
“Fondamentale. Per il mio modo di giocare il 5 è un ruolo centrale e penso che nella pallacanestro moderna, dove tanti sono in grado di tiare da tre punti, se non hai un 5 bravo ad attirare la difesa su di sè, gli spazi per tirare da fuori dei compagni mancano. E’ il ruolo su cui abbiamo lavorato maggiormente quest’estate, è stato il più complicato da trovare ma siamo stati ripagati perchè Marcello si sta dimostrando perfetto per il nostro sistema di gioco”.

Che pensiero ha di questo girone, nel quale tutti pensano che le squadre piemontesi siano facili da battere ma la realtà del campionato sta dicendo ben altro…
“Sì, hai ragione. Voglio spezzare una lancia in favore del nostro raggruppamento, perchè quest’estate tutti dicevano che eravamo stati fortunati ad essere inseriti nel girone delle piemontesi ma in realtà non è così. Sono squadre giovani, atletiche, che giocano un basket estremizzato e che ti condizionano per questo. Lo abbiamo vissuto noi con College ma penso anche alla vittoria di Derthona sul campo di Gallarate, sulla quale penso nessuno avrebbe mai scommesso un centesimo. Sono realtà che è vero, da un punto di vista dell’esperienza e delle qualità tecniche magari peccano ma sono bravissime a compensare con grande corsa, atletismo e fame.”

Nella prossima partita arriva Casale Monferrato, che gara si aspetta?
“Difficile, perchè penso che Casale abbia grandi motivazioni dopo le prime due sconfitte. Hanno un paio di giocatori molto buoni e penso che l’ago della bilancia sarà vedere come noi riusciremo ad arginare Da Ros in regia”.

Alessandro Burin

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui