Il Maestro Flavia Uboldi racconta la grande avventura alla Coppa ASI nazionale di Karate a Parabiago, nel milanese, dello scorso 2 marzo, mettendo in evidenza le prove degli allievi premiati, esprimendo un suo giudizio sul livello di Karate visto in generale e sui progressi sul piano tecnico conseguiti dal dojo varesino e complimentandosi con l’ organizzazione, lanciando gli obiettivi futuri.

Maestro Uboldi, quali prove avete svolto?
“Le gare di katà o forme e di kumitè o combattimento regolamentato; nel complesso ho portato dei karateka di tutte le età, già d’esperienza a livello agonistico e anche alcuni ragazzi della Categoria Under 16, promettenti sia nello svolgimento dei katà sia in quello dei kumitè”.

MAYA MURATORE UNDER 16 FEMM. CINTURE NERE 1 ° POSTO

Quali traguardi avete raggiunto?
“Nella Categoria Under 12 cinture nere femminili, Caterina Miggiano è arrivata prima nel katà e terza nel kumitè, mentre Lisa Carletti è giunta seconda; nella Categoria Under 14 maschile, Federico Miggiano è arrivato primo e Filippo Cantone invece secondo nel katà, nella Categoria Under 10 maschile cinture blù e marroni, Lorenzo Guernieri è giunto primo nel kumitè; nella Categoria Under 12 maschile cinture verdi Tancredi Palumbo ha conquistato il primo posto; nella Categoria Under 16 femminile cinture verdi Ilaria Cenzon è giunta prima nel kumitè e seconda invece nel katà; nella Categoria Under 16 femminile cinture nere Maya Muratore è giunta prima; nella Categoria Under 16 maschile cinture verdi Leonardo Talia è arrivato secondo; nella Categoria Under 18 femminile cinture nere katà Sofia Avanti ha ottenuto il terzo posto, mentre nell’ Under 18 maschile cinture gialle Edoardo Mauceri ha conquistato il primo sia nel katà sia nel kumitè; nella Categoria Master maschile cinture nere katà Antonio Grassi è arrivato secondo e Maurizio Miggiano terzo; Matteo Marelli è vice-campione nella Categoria Senior maschile cinture nere”.

Come avete gestito l’evento a livello emotivo?
“In generale l’emozione è stata tanta e complessivamente ho visto che l’abbiamo ben gestita. In queste gare occorre soprattutto molta concentrazione mentale. Riguardo alle prove di kumitè bisogna allenarsi a combattere, rispettando le regole; ho notato che i nostri karateka erano molto emozionati, ma ho apprezzato soprattutto il fatto che una nostra cintura gialla abbia vinto nel kumitè anche sul piano psicologico, gestendo al meglio anche l’emozione”.

Quali sono stati i vostri punti di forza?
“Il nostro lavoro, impegno e dedizione durante le fasi di preparazione e anche in occasione degli stage esterni al nostro dojo; sono i fattori che hanno ci hanno condotto al conseguimento di tutti questi risultati molto interessanti. Ritengo che nel Karate occorra allenarsi almeno tre volte alla settimana; sono soddisfatta anche perché a livello societario abbiamo formato e promosso dei nuovi Allenatori e Istruttori”.

Avete eseguito i katà dello stile Shotokan?
“Sì, abbiamo svolto i katà dello Stile Shotokan di livello elevato; ad esempio le cinture gialle e le verdi hanno eseguito invece quei katà Shotokan consoni ai loro livelli di studio e di conoscenza del Karate. Nella dimostrazione dei katà siamo migliorati molto, e ad esempio una delle mie ragazzine è arrivata prima nella prova delle forme, pur gareggiando con delle altre ragazze un po’ più grandi d’età, provenienti dalla Categoria Under 15”.

Quale giudizio esprime sul Karate visto in generale?
“Dal punto di vista tecnico è sempre alto; si è trattato di un campionato di Karate ASI riservato al Centro-Nord dell’Italia, e mi complimento con l’ottima organizzazione da parte del Comitato regionale ASI Mantova, presieduto dal Maestro Francesco Pappalardo”.

Obiettivi futuri?
“Il 15 marzo saremo in provincia di Brescia, allo scopo di formare una squadra di karateka del Deaishin varesino, da far poi partecipare al prossimo campionato Europeo di Karate JKS in Danimarca, che si terrà a settembre. In occasione di quest’europeo danese noi gareggeremo solo nelle prove di katà. Nel nostro dojo intendiamo formare anche una buona e competitiva squadra, per poter in futuro competere meglio nelle gare di kumitè o combattimento regolamentato”.

Nabil Morcos  

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