Carlo Recalcati e Siena. Carlo Recalcati “è” Siena. Chiamalo diritto di primogenitura. Chiamala nobiltà delle origini. Ma parlando di Siena non bisogna mai scordare che non tutto, ma molto, prende il via proprio dalla figura di Carlo Recalcati. Charlie, definitelo pure o “Il Pioniere”, a Siena ha tracciato la strada verso l'Ovest.
Ha guidato le “carovane” toscane verso la terra promessa del primo scudetto (nel 2004), della sua storia. Ha insegnato cosa si doveva fare e come si doveva fare per vincere. Poi, da lì in avanti tutto in Toscana è sembrato fin troppo facile. Fin troppo semplice.
“Arrivai a Siena nell'estate del 2003, chiamato da Ferdinando Minucci, dopo che la squadra, fresca vincitrice della Saporta Cup, aveva conquistato il primo alloro della sua vicenda cestistica. Minucci, che oggi è, con molte piste di vantaggio, il miglior dirigente del basket italiano, mi consegnò fra le mani un progetto su base pluriennale, pregandomi di lavorarci sopra e svilupparlo, preparando anche il contorno, ovvero, per esempio, la strada per coach Simone Pianigiani che allora Minucci considerava ancora poco pronto. Io, però, forte dell'esperienza accumulata a Varese e a Bologna Fortitudo, capii che quello era un gruppo in grado di puntare da subito alla conquista dello scudetto. Probabilmente ero davvero l'unico a crederci al 100%, ma ebbi anche la fortuna che la squadra mi seguì con grande determinazione e mentalità. Lavorando benissimo insieme riuscimmo a coronare il sogno di una città che vive e respira pallacanestro”.
Col senno di poi: ti aspettavi che Siena diventasse così dominante?
“Domanda cui è difficile rispondere. Mettiamola così: avendo avuto il privilegio di lavorarci posso dire che Siena, grazie a Minucci, ha operato nel miglior modo possibile per costruire quella che poi si è rivelata una vera e proprio dinastia. Quindi: grandissima organizzazione, eccellente visione d'insieme e stupenda capacità di pianificare il futuro. Però, allo stesso tempo, bisogna anche dire che le avversarie, coi loro comportamenti spesso controversi, hanno fatto di tutto per agevolare il compito dei senesi. Insomma: la MPS ha dimostrato una volta di più la veridicità del detto “Il potere logora chi non ce l'ha”. Non a caso molte rivali di Siena si sono letteralmente sfiancate nel tentativo di starle a ruota”.
La tua Cimberio ci proverà domani sera.
“Guarda, al di là di tutte le considerazioni tecniche, tattiche o sull'evidente gap fisico, sarà più importante pareggiare l'atteggiamento mentale dei toscani. Mentalità, determinazione, concentrazione, capacità di tenere alta la tensione per tutti i quaranta minuti: questi sono i punti che rendono imbattibile, o difficilmente superabile, la MPS. Competere alla pari in tutte queste voci vorrebbe dire, essere pronti per giocarsela”.