“E' chiaro: era importantissimo vincere per la corsa ai playoff e anche i risultati delle altre squadre sono stati favorevoli a noi. E' stata una partita dura, sapevamo che era un po' un crocevia della nostra stagione ed è andata un po' ad alti e bassi, a ondate direi, ma siamo stati bravi ad imporre il ritmo per tre quarti della partita. Nel terzo quarto Sassari ci ha un po' massacrati, ma, alla fine, ritengo che siano venuti fuori i diversi pesi delle due squadre. Reputo che noi siamo stati bravi a far valere soprattutto la nostra maggiore fisicità”.
Nell'avvio di gara può aver inciso il fatto che arrivavate da due settimane di stop?
“Il fatto di essere fermi da qualche giorno in più rispetto al solito è pesato, e, a mio parere, lo si paga sempre nei primissimi minuti. Va anche detto che loro sono un'ottima squadra, da non sottovalutare. Mi ripeto, superato il primo momento di ambasce, siamo stati bravi a mettere in campo il nostro gioco e tenere testa a Sassari che è una delle rivelazioni di quest'anno e si è presentata a Varese al top della forma”.
Dopo Sassari c'è un'altra sfida cruciale per il vostro futuro contro l'Angelico Biella che farà di tutto per centrare una vittoria che li tenga in vita nella corsa ai primi otto posti. Poi, per te che sei piemontese questa sfida avrà un gusto speciale.
“Biella ha avuto un inizio incredibile, hanno disputato un grande campionato, soprattutto nella prima parte di stagione. Quello con l'Angelico non è un derby territoriale, ma è molto sentito da entrambe le tifoserie e questo ci darà una carica in più. Se poi si aggiunge che siamo anche molto vicini in classifica, si capisce che ci sono tutti i motivi per una sfida all'ultimo sangue da non perdere”.