Piccoli brividi…di entusiasmo! Forza Mattia, corri Edoardo, dai Samu! Risuonano decisi gli incitamenti dei genitori, i volti sorridenti, gli occhi brillanti alla ricerca del loro frugoletto che zampetta alla ricerca della palla infagottato in una maglietta, a volte, molto più grande di lui, ma comunque felice di sentirsi protagonista del gioco come  CR7,o Leo Messi, o Neymar.
La giornata e’ di quelle da primavera inoltrata, l’autunno può attendere, nonostante i calciatori bonsai siano “ricoperti” come le spedizioni all’estremo Nord…, per la gioia di Jack London…. Ma, si sa, il desiderio dei bimbi supera qualunque precauzione, ed allora ecco la simpatica truppa di Primi Calci dell’ASD.Morazzone  colorare il campetto in erba sintetica del Maracanà rossoblu, quel Morazzello degno di Real o Barcellona, impianto di alto livello, grazie all’impegno dell’Amministrazione Comunale e di una lungimirante Dirigenza. I bambini hanno tutti un’età compresa tra i quattro ed i sei anni, motoriamente una miniera di apprendimento, periodo d’oro per socializzare ed imparare nuovi gesti, consolidare la coordinazione, affinare l’agilità. E si ritrovano per il primo dei due impegni previsti per il Torneo di Halloween, ove le zucche si trasformano in palloni… Eccoli.
Merluzzi Mannari, Vitelli
Tonnati, Lupi di Mare, Orchetti Nanetti. L’emozione coglie subito i bimbi alla vista del campo grande, suddiviso e pronto per giochi a staffetta e minipartite . Per qualcuno è come S.Siro, per altri è grande come un aeroporto, mentre il piccolo Davide giura che lo zio, proprio in un campo simile, ha giocato a pallacanestro… . La giornata sportiva prevede, dopo  una serie di incontri  “all’ultimo sangue”…, la classica sfida ai calci di rigore, nella porta grande, per avere la certezza che tutti riescano a calciare in rete…Ma lunga e tortuosa è la via verso il successoe, grazie a piedini tipo “ferro da stiro”, alcuni miniatleti calciano là ove osano le aquile, accolti, comunque da grida di giubilo ed incoraggiamento.
Sorpresona finale…uno splendido spettacolo di bolle di sapone a cura degli animatori del Cappellaio Matto  che ha estasiato i mostriciattoli in campo e divertito il numeroso pubblico presente. Le medaglie finali e le torte delle mamme hanno chiuso degnamente un pomeriggio da “calcetti e scherzetti”…  Nemmeno il tempo di riposare e siamo pronti per la seconda fase del weekend da brivido. Raggruppamento a Taino, pomeriggio con partite tra numerose Società, voluto fortemente dalla FIGC (Federazione Italiana Giuoco Calcio) per coinvolgere i bambini in età scolare in partite  senza esasperazioni agonistiche. I bimbi, sul campo, mettono l’anima, corrono, sudano, ridono, si rammaricano per un palo colpito, gioiscono per un gol realizzato, sono lontani anni luce dalle movenze e dagli atteggiamenti assurdi dei giocatori professionisti. Ma la vera sorpresa, il vero spettacolo, è  fuori dal campo. E sono i genitori a fornire la migliore immagine possibile. Corretti, incitano i propri figli, li gratificano, non li rimproverano mai, segno di un’educazione sportiva trasmessa dalla Società di appartenenza e che lascia il segno. Il bambino ha bisogno di sentirsi sostenuto, premiato per il proprio impegno e non per il risultato, solo cosi potrà crescere sportivamente, migliorare con il tempo, formare l’autostima. La giornata trascorre in serenità, con taluni episodi divertenti che vedono  protagonisti i bimbi, alcuni dei quali indossano una serie di magliette protettive degne degli astronauti dell’Apollo 13, altri, invece, calzano scarpe da calcio ultramoderne ma con le stringhe lunghe alcuni kilometri che richiedono ore per essere allacciate… Da segnalare la performance canora del piccolo Pietro, punta di diamante dell’ASD.Morazzone, che infervorato ed in trance agonistica durante l’esecuzione dell’inno nazionale, si lascia sfuggire “…dell’elmo di Scipio è incinta la testa…” Goffredo Mameli ringrazia… L’Oscar della sfortuna viene assegnato ai piccoli del Caravate Calcio, in grado di colpire per ben quattro volte, nella stessa azione,  i pali delle porte. Goals subiti e goals siglati, cadute e salti, rincorse e parate, dribbling e contrasti, lacrime e sorrisi. Stanchi, sudati, felici, tutti i bimbi vengono ricompensati con la classica medaglia, cimelio importante, per alcuni assolutamente un esordio, che chiude una domenica  di sport e divertimento, una meravigliosa pagina di calcio educativo.

Marco Caccianiga Scuola Calcio ASD Morazzone