Questi giorni di mercato non hanno riservato sorprese in piazza Monte Grappa. Damian Hollis era atteso per completare il quintetto base e Damian Hollis è puntualmente arrivato. L’annuncio ufficiale è stato effettuato in tarda mattinata, ma di fatto Caja e Coldebella avevano comunicato il nome dell’ultimo tassello con una settimana d’anticipo.

In realtà potrebbe non essere l’ultimissimo elemento a comporre il roster perché la dirigenza sta lavorando anche su un giovane per completare la panchina (potrebbe essere Matteo Laganà, classe 2000 ex Olimpia), ma di fatto l’arrivo di Hollis conclude la ricerca dei giocatori da rotazione e riporta Okoye al suo ruolo naturale di ala piccola.

Hollis è un giocatore per certi versi enigmatico: talento tecnico indiscutibile, soprattutto quando si tratta di crearsi il tiro dal palleggio (anche da grandi distanze e spalle a canestro), e fisico di primo livello. Eppure alla sua unica esperienza in Serie A – con la maglia di Cantù – ha fortemente deluso: tagliato dopo una prima parte di stagione da 5.5 punti e 3.9 rimbalzi di media.

È in Legadue che Hollis ha costruito le sue fortune, disputando due campionati di altissimo livello con le maglie di Biella prima e di Brescia poi. Con la Germani Basket ha ottenuto la promozione in A1 ed è stato anche eletto MVP dei Playoff. L’anno scorso Hollis ha vinto il campionato portoghese con il Benfica e ha mantenuto cifre di tutto rispetto in FIBA Europe Cup.

Perché, allora, Hollis non ha avuto successo durante l’esperienza in Brianza? Sostanzialmente l’ultimo acquisto biancorosso non è un leone in difesa e non ha sempre dimostrato in carriera l’attitudine necessaria per essere efficace in ogni momento della partita. Starà a Caja, un allenatore che punta sul lavoro per costruire le sue fortune, stimolarlo nella giusta maniera.

C’è un altro fattore da tenere in considerazione: Hollis sarà con ogni probabilità il giocatore di punta in attacco per Varese. Una situazione che potrebbe responsabilizzarlo e farlo sentire importante, scatenando così le doti da trascinatore in attacco dimostrate in Legadue. Quella di Hollis è una scommessa, senza dubbio, ma Varese spera di poter dimostrare che l’ex Cantù ha la stoffa per affermarsi anche a questi livelli.

La Scheda:
Data di nascita: 19 agosto 1988
Luogo di nascita: Fort Lauderdale (Florida, USA)
Altezza: 203 cm
Ruolo: ala

La Carriera:
Prospetto di grande interesse fin dai tempi dell’High School, Damian Hollis sceglie di formarsi cestisticamente alla George Washington University dopo aver ricevuto oltre 200 offerte da atenei americani. Uscito dal college nel 2010, inizia la sua carriera da professionista in Europa, dapprima con i belgi del Viviers-Pepinstar e poi in Ungheria. Veste la maglia dell’Alba Fehérvár per tre stagioni raccogliendo ottime cifre e vincendo, nell’ultima stagione, campionato e coppa d’Ungheria. Nel 2013 approda in Italia ingaggiato da Biella (DNA Gold) con cui totalizza 18 punti e 6,5 rimbalzi contribuendo alla vittoria della Coppa Italia LNP (26 punti in finale) e alla rinascita del team piemontese dopo la retrocessione dell’anno precedente. Terminata l’esperienza biellese, nel 2014/15 Hollis si accorda con Cantù (5,5 punti, 3,9 rimbalzi in campionato; 8 punti e 3,4 rimbalzi in Eurocup) ma chiude la stagione in Grecia con l’AGO Rethymo collezionando 6 punti e 4 rimbalzi. Nell’estate del 2015 torna nuovamente in Italia per l’ambiziosa Brescia con cui centra la promozione in Serie A da protagonista: 17 punti e 7,5 rimbalzi con il 55% da 2 e il 39% da 3. Nell’ultima stagione ha giocato con il Benfica, squadra con la quale ha vinto il campionato portoghese (14 punti e 5,6 rimbalzi) partecipando anche alla qualificazione alla FIBA Basketball Champions League (16 punti e 7,5 rimbalzi) e quindi alla FIBA Europe Cup (17,6 punti e 5,7 rimbalzi). Figlio d’arte (il padre Essie Hollis ha giocato in NBA e in Europa), era soprannominato “King Damian”dai tifosi ungheresi. Ha vinto un argento ai mondiali U19 in Serbia nel 2007.

Filippo Antonelli