Più di così, era impossibile. Ed era impossibile anche solo sognarlo. Si è andati oltre, oltre l’inimmaginabile, oltre le attese, le speranze, le aspettative, oltre le parole, gli occhi lucidi, gli abbracci. Un po’ come quando stai sotto 2-1 al 95′ e getti il cuore al di là del muro, lontanissimo, irraggiungibile. Tu ci provi ma non lo sai cosa succede, e corri pure un rischio enorme perché potrebbe tornarti indietro, il tuo cuore, senza un pezzetto e quel pezzetto non te lo restituirà nessuno.
E allora la domanda è, dove finisce quel pezzetto? Finisce abbracciato a tutti gli altri pezzetti, pronti a dare forma ad un disegno che per certi versi sembrava già scritto. E quel disegno cosa rappresenta? Eh, vallo a capire. Rappresenta un percorso, una strada in salita, i sacrifici, i mattoncini, uno sopra l’altro, i passi, uno dopo l’altro. Fino a qui. Fino al traguardo da oltrepassare a braccia alzate e tanta gratitudine sul volto. Il Luino ha scritto la storia, ha fatto la storia, sua e quella del calcio dilettanti varesotto che, ad onor del vero, si è complimentato a gran voce con il club rossoblù. Allora, quei pezzetti di cuore agganciati l’uno con l’altro, più che un disegno, sono un capolavoro.
In fondo quel vecchio saggio del “Gioco più bello del Mondo”, glielo aveva detto ai ragazzi alla vigilia del “grande giorno”: chi ci crede sogna, chi osa vince.

Ma permetteteci una menzione anche per il Badalasco: 1000 abitanti appena ed una finale di Coppa Lombardia giocata a viso aperto, persa a testa alta. Centoventi minuti (più rigori) di emozioni ed un rispetto encomiabile, uno spot per il calcio da appendere all’ingresso di tutti gli stadi d’Italia, da mostrare d’esempio ai bambini che iniziano a tirare i loro primi calci ad un pallone, e magari da posare anche lì, sulle scrivanie dei piani alti, in barba ai milioni. E ci permetterà il CRL se la location non l’abbiamo particolarmente digerita, non certo perché Pozzuolo Martesana non sia stata gentile, quanto piuttosto perché la doppia finale in un pomeriggio, nello stesso luogo (dopo la Coppa Lombardia è andata in scena la Coppa Italia di Promozione ndr) non ha reso agevole la situazione, e poi siamo certi che qualche centinaio di posti in più su quegli spalti, sarebbe stato riempito, rendendo tutto ancora più magico.

Ma oggi va bene così, è un lunedì diverso da tutti gli altri e sulle sponde del lago Maggiore tira una leggera brezza, in sottofondo c’è un’eco, una melodia dolcissima, dice più o meno così: “Grazie Luino”.

IL VIDEO DEI RIGORI

LE PREMIAZIONI

https://youtu.be/H-0WqR7fhD4

Mariella Lamonica

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