Dopo la delusione per la panchina sfumata a Varese nello scorso mese di luglio, Ernestino Ramella è stato ingaggiato dal Caravaggio, formazione di Serie D, e da questa settimana è il nuovo tecnico dei bergamaschi: “Le cose non andavano bene e mister Romualdi ha deciso di lasciare – attacca Ramella -. Lorenzi (ds del Caravaggio ndr) mi conosce bene e mi ha voluto con lui. Ti confesso che ero stato già messo un paio di volte in preallarme da formazioni anche di Lega Pro che però poi riuscivano a rientrare in carreggiata. Mancano solo tre mesi alla fine della stagione, voglio togliermi un po’ di ruggine e riprendere contatto con il campo”.

Ramella ex di, tra le altre, Varese, Solbiatese, Legnano, Caronnese, Como, GallarateseChiasso (Svizzera), Flamurtari Valona (Albania) e Querétaro (Messico) da due giorni guida il gruppo. Che squadra hai trovato? “Come tutte le formazioni del bergamasco è una squadra tosta che non molla mai. E’ stata ripescata all’ultimo giorno, aveva costruito la squadra per fare l’Eccellenza e non era facile poi riuscire a correggere il tiro. La dirigenza ha fatto un ottimo lavoro e sono certo che con questo gruppo potremo lottare per raggiungere il nostro obiettivo, la salvezza”.

Un campionato difficile, la Serie D, che tu conosci bene. Nel girone c’è anche la ‘nostra’ Varesina, che idea ti sei fatto? “Il girone è molto duro con alcune squadre tipo Piacenza, Monza, Lecco, tante per dire dei nomi, che potrebbero fare la Lega Pro. Ho visto la partita del Caravaggio proprio contro la Varesina di inizio anno. Conosco bene Marzio (il vice di Spilli ndr) e alcuni giocatori che ho anche allenato come Moretti, Tino e Albizzati. E’ un’ottima formazione che potrà sicuramente salvarsi e senza fare troppa fatica”.

Michele Marocco