Che fosse questione di ore, prima che anche in America venissero attuate misure restrittive nello sport a causa del coronavirus, lo si era capito. Dopo l’annuncio dell’OMS di pandemia, per quanto riguarda il Covid-19, era chiaro che il problema del virus che sta mettendo in ginocchio mezza Europa sarebbe arrivato anche oltreoceano e così è stato.

Con una nota ufficiale nella giornata di mercoledì, a margine della partita tra Sacramento Kings ed Oklahoma City Thunder di NBA, la lega americana ha comunicato la sospensione del campionato a causa del coronavirus, ed in particolare del contagio di un giocatore degli Utah Jazz, Rudy Gobert, risultato positivo al tampone per il virus.

Questa è solo l’ultima delle misure straordinarie che si stanno attuando per cercare di bloccare la pandemia che sta colpendo tutto il mondo. Intanto in Europa, dopo la positività del calciatore della Juventus Daniele Rugani che fa seguito alla sospensione ufficiale della Serie A e della Liga spagnola, si attende l’ufficialità del blocco delle manifestazioni europee quali Champions League ed Europa League. Quest’ultima già questa settimana ha visto il rinvio delle sfide di giovedì 12 marzo tra Inter-Getafe e Siviglia-Roma.

La Champions League invece non ha ancora comunicato alcun rinvio delle partite del prossimo turno, in programma martedì 17 e mercoledì 18 marzo, tra cui spicca Juventus-Lione anche se la quarantena imposta alla squadra bianconera dopo la positività del proprio calciatore e la paura e la gravità crescenti della situazione sanitaria, impongono uno stop deciso anche per la più importante competizione calcistica internazionale a livello di club.
E’ di pochi minuti fa la comunicazione che la UEFA abbia indetto una video conferenza con i rappresentanti delle sue 55 federazioni associate per martedì 17 marzo, nella quale discutere della situazione contingente a livello di competizioni nazionali ed internazionali, con riferimento anche a Euro 2020, lasciando così aperto ogni possibile quadro decisionale.

Alessandro Burin