Qualcuno poteva pensare ad un fuoco di paglia destinato a consumarsi al secondo vero ostacolo. Varese invece, dopo aver vinto in casa della Union una settimana fa, si ripete in grande stile sfornando anche all’Aldo Levi con i Chicken Rozzano una prestazione da top team. Il pubblico di Giubiano può festeggiare i propri ragazzi che regalano ai tifosi  il secondo successo di fila, 23-19 il finale, contro un’altra big del girone. La squadra di Pella e Galante affronta una squadra  più cosciente della forza degli avversari rispetto a Milano che forse, aveva sottovalutato il valore del gruppo varesino. Rozzano se la gioca, come giusto che sia, a viso aperto e con la forza di chi conosce le proprie potenzialità. I padroni di casa però giocano a rugby, si divertono e con la mente sgombra non ci sono limiti alle ambizioni del gruppo. Lo “starting 15”  saluta il ritorno di Pellumbi dal primo minuto, cosi come la conferma di Davincini (in foto a destra) in mediana, ottimo con la Union, e la conferma in tronco della prima linea con Bosoni, Gulisano e Maletti. Out Broggi.
La partita è viva, vissuta fin dai primi minuti con la smania, da una parte e dall’altra di voler far male all’avversario. Rozzano però scende in campo con “l’obbligo” di dover mantenere il contatto con la capolista e difendere il secondo posto condiviso con Pavia. Il risultato sono errori troppo evidenti che misti all’aggressività e alla pressione di Varese creano non poco imbarazzo alla difesa ospite. E allora da un gioco troppo superficiale alla mano, ecco sbucare la rapidità di testa e di gambe del buon Davincini che intercetta tempestivamente l’ovale mal giocato dall’8 avversario e trova la prima meta del match. De Martino prosegue la striscia perfetta iniziata sette giorni fa e trasforma per il 7-0 Varese. I Chicken però sono squadra vera e lo dimostrano quando prima con un piazzato di Tamborini, poi con la meta realizzata da Ragosa, trasformata dall’eccellente Tamborini, ribaltano il punteggio consentendo a Rozzano di scappare sul 10-7. In campo lo spettacolo è intenso e piacevole per tutto il primo tempo. Prima del fischio finale dell’arbitro Nugnes, apprezzabile la sua gestione di gara, è ancora De Martino a trovare i pali per il pari, 10-10, dopo 40’ di gioco. Punteggio che rispecchia appieno quanto visto in campo nella prima frazione di gioco, con l’equilibrio che pare debba essere rotto solo da un episodio. Rozzano è la prima squadra che prova a mettere in difficoltà Varese nel gioco in mischia e ci riesce. I padroni di casa però, sono abili a sfruttare le occasioni conquistate ed è ancora grazie al “piedino” rigenerato di De Martino che mettono il naso avanti, 13-10. Dall’altra parte Tamborini è una sentenza, 13-13 prima e 16-13 poi, con Rozzano che cerca di demoralizzare le sortite offensive varesine. Intorno al 70’ il tanto invocato episodio. Capitan De Cecilia è bravo a pressare il rinvio al piede di un avversario. Più lesto di tutti però è Contardi che recupera l’ovale e va a schiacciare oltre la linea la sua seconda meta stagione, e quella che fa esplodere il Levi. De Martino trasforma e la partita pare in ghiaccio, 20-16. I Chicken provano con la forza della disperazione a rimettersi subito in gareggiata e ci riescono con il solito piazzato di Tamborini, saranno 14 i punti per lui alla fine. Negli ultimi scampoli di partita i rossi di casa si buttano in avanti alla ricerca della meta della sicurezza, il risultato sono altri tre punti del numero 10 di casa De Martino che spinge i suoi sul +4, concedendo l’ultimo forcing agli avversari. Il finale però non cambia e ad esultare è la squadra di Pella e Galante. Union ko, Rozzano ko, la leggeammazza grandi” di Varese colpisce ancora. In classifica Davincini e co agganciano proprio i milanesi a 20 punti rilanciandosi definitivamente nelle posizioni nobili di classifica.
A fine gara Mario Galante commenta cosi: “E’ stata una partita intensa dal primo all’ultimo minuto, gran bella squadra Rozzano ci ha messo in gran difficoltà soprattutto in mischia. Noi abbiamo fatto la nostra partita, anche se forse è mancata un po’ di aggressività. Però tutto sommato è stata un’ottima partita, la cosa importante è stato dar seguito al successo di Milano, e siamo stati capaci di reggere bene anche nei momenti difficili. Prova di grande maturità”.

Vince ma non convince Tradate che all’Uslenghi supera 15 a 14 i cadetti del Cernusco. Niente gloria per i ragazzi di Bianchi e Candilora, solo un enorme sospiro di sollievo per essere riusciti ad evitare una sconfitta interna che avrebbe fatto notizia. Avversario onesto, caparbio, coraggioso, ma poco più si pensava alla vigilia. Cosi non è stato perché Cernusco, con qualche elemento in più della prima squadra, è riuscito ad essere un rebus complicato da risolvere per la formazione di casa. L’ombra del colpaccio è aleggiata su Tradate per buona parte della partita. Una doccia fredda, anzi ghiacciata la meta trasformata nel primo tempo chiuso sotto 7-3, con Clerici capace di regalare ai suoi gli unici tre punti di un primo tempo abulico. Nella ripresa la scossa non è arrivata e della squadra ammirata al Levi con Varese neanche le tracce. I milanesi hanno tenuto botta con ordine e disciplina ben oltre l’ora di gioco allungando addirittura sul 14 a 3 con la seconda meta della loro partita, sfruttando a dovere la superiorità numerica per i gialli a Galvalisi e Mascheroni. Poi la pressione arrembante dei padroni di casa ha portato ben oltre quello che si poteva sperare da una giornata così. Prima una meta tecnica, poi ci ha pensato Cherchi a trovare lo spiraglio giusto per bucare la difesa ospite. Risultato ribaltato e quattro punti in dote, vero e unico dato positivo di un pomeriggio horror che nessuno dalle parti dell’Uslenghi ci terrà a rivivere.

Il terzo successo delle varesine arriva grazie al colpo in trasferta di Valcuvia sul campo di Parabiago. Tre come le vittorie consecutive degli Unni dopo i successi con Voghera e Cernusco. Tre come il tre per tre che fa 9 punti in classifica per la squadra di Beppe Cattaneo. Numeri a parte, quella di Valcuvia è stata un’altra prova di carattere perché Parabiago al Venegoni ha retto creando non poche difficoltà agli ospiti. Eppure l’inizio sembrava poter regalare una passeggiata di piacere a Perdoncin e compagni. Alberto Rossi firma sei punti in fila per gli Unni che provano subito a scappar via. I padroni di casa però ci mettono cuore e grinta affondando con decisione in fase offensiva. Da qui la meta trasformata che ribalta il punteggio in favore di Parabiago, 7-6. Rossi si carica la squadra sulle spalle formando la prima meta dell’incontro dei suoi. 5+2 con i pali centrati  e Valcuvia nuovamente avanti di sei. Parabiago risponde presente con il piazzato di Baxiu che vale il -3 al fischio dell’arbitro Salafia. Nella ripresa i padroni di casa impattano ancora con l’ex Busto sul 13 pari, poi salgono in cattedra gli Unni. Prima Padula, seconda meta consecutiva per lui, poi la sorpresa Haida (in foto a sinistra), mettono in cassaforte il risultato. Ciò che funziona è tutta la coralità con una difesa che concede poco o nulla agli avversari e la precisione di Rossi dalla sua mattonella, a ipotecare altri quattro punti rintuzzando il settimo posto in classifica.

Piove sul bagnato in casa Malpensa che all’Atleti Azzurri di Gallarate sono costretti ad arrendersi al Cus Pavia e ad un’infermeria da codice rosso. Oltre agli infortunati di lungo corso, si aggiunge a partita iniziata quello dell’esordiente Montuori e quello di Spagnuolo. Nel primo tempo Malpensa fatica a creare occasioni degne di nota. Pavia ha gioco facile a gestire l’avversario infierendo sistematicamente nei primi 40’. Tre mete e ko tecnico all’intervallo con il tabellone impietoso che scrive 20-0. E’ un calvario interminabile il pomeriggio della squadra di Moro perché anche De Vita è costretto a lasciare il campo con una caviglia che non gli dà tregua da diverso tempo. Con Cattaneo all’apertura la partita sembra poter regalare qualche variazione al tema del primo tempo. Dalle sue mani nasce infatti l’azione che consente a Giarola di trovare la prima gioia di giornata. Cattaneo trasforma e a Gallarate c’è una reazione. Pavia però è squadra vera e non è sazia fino alla quarta meta che vale il punto bonus. Malpensa ha il merito di giocare fino alla fine ed è premiata con la seconda meta di giornata firmata da un altro prima linea, Altomare (nella seconda foto a destra), che conferma l’ottimo stato di forma degli avanti di Moro, aspetto da sottolineare e per cui vale la pena accennare un sorriso. Cassia trasforma ma serve solo alle statistiche. Seconda sconfitta consecutiva per Malpensa, preventivabile come il ko con Rozzano, ma boccone meno amaro da mandar giù vista la reazione dei ragazzi. A Gallarate però, si attendono tempi migliori.

RISULTATI E TABELLINI ULTIMA GIORNATA

Giuseppe Lippiello
(foto in evidenza di Marta Abbiati)