Johnson: 6,5 Altra serata in…cantiere per Dominique che timbra 16 punti, seppur risentendo di una manovra non lineare che gli fa chiudere con solo 6/16 dal campo. Si vede anche in versione assistman soprattutto col quintetto piccolo. E’ sempre un piacere vederlo danzare sul parquet.
Anosike: 5,5 Solo 12′ per un O.D. che non è parso al meglio della forma in questa partita. Bello il duello iniziale sotto i tabelloni con Dj White.
Maynor: 5,5 Non è l’Eric esplosivo degli ultimi due mesi, ma mette un paio di lampi come le due bombe consecutive per rientrare sul -10 al 23′. Viene punito da Poeta passando dietro sui blocchi, ma quello riteniamo sia una scelta tecnica fatta a monte. E’ evidente che quando lui va a 3 cilindri, anche l’OJM non gira mai al top.
Avramovic: 6 Tanto spazio per il talentino serbo che sfrutta bene i blocchi per crearsi spazi e cercare di essere pericoloso. Ordinato, trova anche 3 assist a impreziosire la sua prova.
Pelle: 7 Il migliore in campo stasera. Ha da subito un ottimo impatto sulla gara, si perde nella fasi centrali per uscire alla grandissima nell’ultimo periodo. Prima recupera un pallone di puro mestiere, poi segna 7 punti in fila che riaprono per l’ultima volta la gara sul 78-71. Cresciuto molto con Caja, è atteso dalle conferme (e altri progressi) l’anno prossimo.
Bulleri: 6,5 Chiude la sua stagione col terzo massimo bottino personale ed una prova assolutamente solida. Grande campione, mancherà al nostro basket. Ps: era presente anche Galanda a salutarlo.
Kangur: 6 Prova di estrema solidità per l’estone che non esce mai dai ranghi, forse spreca qualcosa sui piazzati, ma difende da par suo in mezzo all’area. Negli ultimi due mesi è tornato a essere una sicurezza.
Ferrero: 6 Il capitano si trova a suo agio nel quintetto naniforme schierato da coach Caja nel terzo periodo e trova punti sugli scarichi dimostrando, se ce ne fosse ancora il bisogno, di esser divenuto pericoloso piedi a terra.
Eyenga: 6 A tratti cerca di caricarsi Varese sulle spalle, ma subisce anche due stoppate, evento più unico che raro per Air Congo che chiude la stagione con queste due “macchie” in una prova tutto sommato generosa come è sempre stato nel carattere del congolese.

Matteo Gallo

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