Una matassa talmente ingarbugliata che rischia di rimanere tale; sciogliere proprio tutti i nodi del Varese Calcio pare non essere semplice. La società è ancora sospesa tra debiti, trattativa per il passaggio di quote, intervento dell’amministrazione comunale, ritorni clamorosi, penalizzazione alle porte e rischio fallimento.

Tra le certezze (poche) c’è il fatto che Paolo Basile, amministratore unico, è pronto a passare il testimone di un club mal gestito e profondamente indebitato (la cifra si aggira attorno ai 700mila euro tra rimborsi spese non effettuati, imposte mai versate, fornitori non pagati). A raccoglierlo potrebbe essere il finanziatore portato da Sauro e Fulvio Catellani che si sono “insediati” dallo scorso mese di dicembre. Il nome è noto nel campo dell’industria alimentare: “Le forze economiche ci sono – garantisce Fulvio Catellani -, abbiamo messo insieme tutti i tasselli per tracciare la linea giusta e il sindaco ci può aiutare come garante di quello che c’è in pentola”.
Del progetto potrebbero far parte alcuni volti del recente passato? “Sì – conferma -, ci sono stati contatti”. I vecchi presidenti del Varese Calcio vogliono scongiurare un fallimento e, pochi giorni fa, l’ex socio fondatore Enzo Rosa ha parlato sui social di un possibile contatto tra i Catellani e Taddeo: “La mossa peggiore. Taddeo va lasciato dov’è! Lontano anni luce dal Varese….” le sue parole che hanno scatenato una pioggia di critiche. Un approccio c’è stato anche tra Catellani e gli ex soci fondatori: “Abbiamo parlato con Ciavarrella e tutti vogliamo la stessa cosa, far sopravvivere il calcio a Varese”.

Ieri intanto il sindaco Galimberti ha parlato di altri gruppi che hanno manifestato il proprio interesse, l’amministrazione non vuole consegnare il Varese in mani sbagliate. L’obiettivo è evitare possibili sciacalli e progetti fallimentari: “Noi non possiamo mettere veti perché si tratta di trattative private – spiega il vicesindaco Daniele Zanzi -, ma vogliamo essere garanti di un progetto serio e che abbia un futuro. I Catellani? Dovrebbe essere tutto pronto. Ci sarà un ulteriore incontro in Comune, ma riceveremo anche altri interlocutori che hanno manifestato interesse. Il mondo del calcio è ampio, ma anche piccolo – aggiunge -. Purtroppo la fretta rischia di essere cattiva consigliera ma è importante non svegliarsi all’ultimo”.

Da capire dunque quali saranno i prossimi step. Intanto il Varese si sta muovendo per evitare i punti di penalizzazione in arrivo dopo l’ufficializzazione delle prime vertenze. La scadenza è il 2 marzo, entro fine mese è previsto il pagamento da parte della Ternana del 70 per cento della cifra del cartellino di Repossi, una cifra che potrebbe essere utile su quel fronte.

Elisa Cascioli