Tutto fermo in casa della Caronnese, con i giocatori e lo staff che sono impazienti di tornare in campo, dopo questo lunghissimo stop, che si protrarrà fino al 30 aprile. Poi, forse ci sarà la possibilità di finire la stagione interrotta a febbraio, ma per ora tutto è in forse. A parlare di questo momento di pandemia è Michele Scringella.

 

Come stai vivendo questi giorni?
“Personalmente è una situazione che a oggi non avevo mai vissuto. Una triste realtà che fa male a tutto il mondo, ma bisogna farsi forza, essere positivi, rispettare le normative e stare a casa”.

Voi giocatori state continuando, ognuno a casa propria ad allenarvi?
“Sì, stiamo cercando di fare il possibile per allenarci e mantenere una condizione fisica discreta. Il tutto grazie al nostro preparatore atletico che giornalmente ci dà un programma da poter svolgere”.

Cosa pensi che accadrà a questa stagione sportiva?
“Sono tempi e decisioni che a oggi nessuno può dare se non il virus! Personalmente credo, però, che i campionati verranno sospesi, con queste continue restrizioni”.

Invece, in cuor tuo, cosa vorresti?
“Spero che a inizio maggio si possa riprendere con gli allenamenti e cercare in qualche modo di portare a termine il campionato. Io giocherei anche a luglio: avevamo tanta voglia e determinazione per raggiungere l’obiettivo e se il campionato dovesse riprendere noi siamo pronti a vincere perché la Caronnese è un gruppo di ragazzi forti, umili e professionisti!”.

Cosa fai per vivere al meglio questo periodo?
“Ho scelto di restare qui a Milano con la mia ragazza, che mi supporta da 7 mesi. Per rispetto della mia famiglia, dei miei amici e dei cittadini, abbiamo deciso di stare qui. Dall’inizio del virus non ho mai saltato un giorno di allenamento e seguo una giusta alimentazione, perché se dovessimo ripartire non ci saranno tempi e alibi. Adesso non ci resta che sperare e rispettare tutte le normative. Insieme ce la faremo, ma restate a casa!”.

Silvia Galli