Quel che è di Cesare alla Giana è sempre la panchina. Per il 26° anno consecutivo (seppur con una breve parentesi dirigenziale), Cesare Albè sarà ancora il tecnico della Giana Erminio. Proprio nei giorni in cui il club della Martesana è chiamato a perfezionare la riammissione in Serie C, prende il via l’ennesimo capitolo dell’inossidabile monogamia calcistica che dal 95/96 lega la società biancazzurra al 70 enne allenatore di Cassano d’Adda. L’uomo a cui Oreste Bamonte (presidente e funambolico imprenditore campano capace di mettere a segno l’ossimoro caseario di portare la mozzarella a Gorgonzola), consegnò le chiavi della squadra in Promozione un quarto di secolo fa, è quindi destinato a rinviare a data da destinarsi i propositi di pensionamento. Provando a mantenere la Giana (in Lega Pro dal 2014/15), un anno di più tra i professionisti. Chiaro obiettivo dopo una stagione disfunzionale con Maspero avvicendato in panca causa avvio loffio (2 punti in 6 giornate), e la sconfitta ai playout con l’Olbia. Poi emendata dalle mancate iscrizioni di Siena e Sicula Leonzio.                            

Stando debitamente alla larga da paralleli spericolati (da Ferguson in giù), resta l’anomalia di una gestione che privilegia la continuità alla schizofrenia tipica del mondo del pallone. Un’eccezione che peraltro non può che confermare la regola. Ma per una panchina sempre più simile ad una saga dinastica, ce n’è un’altra (quella della Juventus U23), protagonista di un’estate da stop and go con la fugace apparizione di Andrea Pirlo che dovrebbe ora essere surrogata dall’affidamento dell’incarico a Lamberto Zauli. L’ex tecnico della Primavera bianconera sarebbe infatti vicinissimo all’ufficialità. A ore il probabile annuncio. 

Approdando a latitudini più familiari, il solco della continuità è la matrice scelta anche dalla Pro Patria dato che i tigrotti (per il quarto anno consecutivo), saranno guidati da Ivan Javorcic. La strada per raggiungere Albè è ancora piuttosto lunga (114 panchine contro oltre 800 o giù di lì), ma serietà e programmazione biancoblu non escludono traguardi più cospicui. D’altro canto, da qualche parte bisognerà pur cominciare.

Giovanni Castiglioni

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui