Come ogni martedì il Città di Varese si è ritrovato alle Bustecche per cominciare a lavorare in vista della partita domenicale che, questa volta, vedrà i biancorossi inaugurare febbraio sul campo della Real Calepina in un cruciale scontro salvezza da vincere a tutti i costi. Sessione mattutina domani, appuntamento pomeridiano giovedì e venerdì e rifinitura sabato mattina per arrivare all’appuntamento nelle migliori condizioni possibili.

Fin qui nulla di nuovo, se non fosse che lo 0-0 interno contro la Casatese ha ridato un minimo di ottimismo alla squadra. Fatto di per sé paradossale, dato che in altre situazioni un pareggio non sarebbe stato certo visto di buon occhio, ma contestualizzando la delicata situazione di classifica (lecchesi a +14 e Varese a -8 dalla salvezza), il momento negativo (vittoria che manca dall’11 dicembre) e l’emergenza numerica (tutti i difensori titolari erano indisponibili) va da sé che la prestazione, tra l’altro una delle migliori dell’era De Paola, assuma un valore decisamente positivo.

Nel periodo più difficile della stagione è emerso l’orgoglio di una squadra che, al netto di tutte le difficoltà, ha l’obbligo di credere e raggiungere la salvezza, un traguardo sicuramente meno prestigioso e ben lontano dall’ambizione di voler provare a vincere il campionato palesata dal presidente a inizio stagione. Lo stesso Stefano Amirante è stato platealmente preso di mira dalla Curva Nord, presente in blocco al di fuori dei cancelli di un Franco Ossola a porte chiuse: la gestione dell’annata, le scelte intraprese e la gestione comunicativa societaria hanno portato al limite la pazienza dei tifosi che, anche online, si sono mossi contro l’attuale numero uno biancorosso.

La partita di domenica contro la Casatese, a maggior ragione in un contesto del genere, enfatizza la prestazione dei giocatori (numericamente contati, non a caso De Paola non ha fatto alcun cambio) che al contrario godono del pieno supporto dei tifosi. Il secondo clean sheet consecutivo (il primo in campionato all’Ossola) e il gioco propositivo offerto nei 90′ dovranno essere il trampolino di lancio per risalire la china di otto punti che separa i biancorossi dal tandem Desenzano-Villa Valle: nel mezzo Seregno (0-0 due settimane fa) e proprio Real Calepina che conserva tre punti di vantaggio. Già solo da questo si capisce l’importanza del prossimo match.

Nel 2023 il Varese sembra concedere meno agli avversari rispetto alla prima parte della stagione ma il feeling offensivo è nettamente precipitato: contando anche la Coppa Italia, nelle ultime sette partite i biancorossi hanno messo a referto un solo gol (nella sconfitta milanese contro l’Alcione) e in questo, sicuramente, incide l’assenza di Ferrario. Per quanto l’ultima rete del centravanti sia datata 6 novembre, la sua presenza al centro dell’attacco risulta importante sia a livello di gioco sia a livello tattico; Rossini, encomiabile per lo spirito di sacrifico, svolge ottimamente il ruolo di interlocutore tra i reparti ma, non essendo una punta, manca di presenza in area.

Per domenica Ferrario proverà a recuperare, mentre dietro rientrerà sicuramente capitan Monticone (ancora due turni di squalifica per Rossi) e in settimana saranno valutati sia Boni sia Parpinel; in caso di responso negativo, Battistella e Baldaro saranno chiamati a confermarsi. Da capire cosa il mister sceglierà di fare con Piccoli: l’ottima prestazione del classe ’97 al centro della difesa ha senz’altro dato morale ad un giocatore che aveva bisogno di positività e il centrocampista potrebbe risultare una pedina importante in mezzo affiancato da Gazo e Mecca. Sulla destra, invece, Foschiani sembra trovare sempre più convinzione partita dopo partita mentre Pastore, sacrificato a sinistra in assenza di altre soluzioni, offre sempre il suo prezioso contributo; Candido sulla trequarti, smaltito l’infortunio, si sta rivelando una preziosa aggiunta, soprattutto considerando che dopo l’infortunio non è ancora al 100%.

Con il recupero di alcune pedine e una pizzico di ritrovata fiducia, il Città di Varese si prepara a vivere una settimana di lavoro in serenità in vista della delicata trasferta bergamasca. Proprio la sconfitta con la Real Calepina all’andata pose fine anzitempo all’avventura di Gianluca Porro in panchina inaugurando l’era De Paola: il tecnico, ad un girone di distanza, vuole riuscire ad ingranare finalmente la marcia giusta, anche perché la sfida successiva vedrà la Varesina arrivare al “Franco Ossola” per il derby. Due match cruciali (0 punti nel girone d’andata) da non sbagliare visto che molto probabilmente decideranno le sorti della stagione biancorossa.

Matteo Carraro

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