Fantasia, qualità, esplosività: sono questi gli ingredienti con cui il giovane Antonio Quartesan ha creato la ricetta perfetta per la sua prima stagione in Eccellenza. Ex Solbiatese, con cui aveva vinto il campionato di Prima Categoria e disputato mezza stagione in Promozione, prima del passaggio al Valle Olona, l’attaccante classe 2002 era arrivato alla Vergiatese la scorsa estate, per poi trasferirsi momentaneamente all’Ispra fino al mese di ottobre.

Al suo ritorno in granata, ha trovato sempre più spazio negli schemi di gioco, mettendo a segno il suo primo gol a fine girone d’andata contro l’Ardor Lazzate e scatenandosi con due doppiette in sette giorni contro Solbiatese e Vogherese solo poche settimane fa. Tredicesimi con 28 punti insieme a Calvairate e Accademia Pavese San Genesio, i galletti si preparano ad affrontare un filotto di sfide impegnative, da cui dovranno ottenere più risultati possibili per trasformare l’obiettivo “salvezza” in realtà.

In questo girone di ritorno sono arrivate quattro vittorie, un pareggio e due sconfitte, per un totale di 13 punti. Pensi che il bottino raccolto rifletta quanto espresso in campo?
“Secondo me abbiamo avuto un impatto positivo già dalla prima partita contro il Gavirate e da lì si è creato un gruppo più solido, abbiamo preso fiducia tra di noi e tutto l’ambiente ne ha beneficiato. Penso che stiamo facendo molto bene; alla fine le sconfitte sono state contro il Verbano – una partita penalizzata dagli episodi, che doveva finire sicuramente in parità – e contro la Vogherese, che può anche essere comprensibile visto che è la prima in classifica. In generale, però, credo che abbiamo sempre affrontato le partite con entusiasmo e creato un bel clima nello spogliatoio”.

La tua doppietta con la Solbiatese è valsa la vittoria; con la Vogherese non è bastata, ma hai quasi sfiorato il terzo gol. Sapendo di poter essere decisivo, nonostante la tua giovane età, inizi a sentire più responsabilità in campo?
“Sì, quando sono arrivato non ero tra i titolari, ma penso che dopo le ultime due o tre prestazioni il gruppo abbia più fiducia in me. Diciamo che con la Solbiatese sono anche stato fortunato, perché eravamo in una situazione di emergenza, con tre o quattro assenze importanti, e così ho potuto giocare e dare il mio contributo. Se poi con la Vogherese avessimo pareggiato all’ultimo secondo, sarebbe stato davvero incredibile. Comunque sono contento e so che devo continuare a impegnarmi e lavorare bene”.

Con il 2-0 di domenica contro la Virtus Binasco avete dimostrato di essere ben focalizzati sull’obiettivo. Serenità e lucidità possono influire sui risultati?
“Sì, sicuramente c’era anche un po’ di timore perché sapevamo di dover vincere per forza. È stata una partita chiusa nel primo tempo, poi nel secondo siamo riusciti a sbloccarla ed è andata bene. I tre punti sono stati importati e ora dobbiamo pensare a domenica, perché avremo una partita importante”.

I prossimi impegni, infatti, non saranno dei più semplici: vi aspettano, una dopo l’altra, Magenta, Sestese, Oltrepò, Pavia e Club Milano. Cosa può e deve fare questa Vergiatese a questo punto della stagione? E chi sarà, secondo te, l’avversario più ostico?
“Abbiamo già visto, partita dopo partita, che possiamo giocare molto bene anche contro le squadre che stanno davanti, quindi dobbiamo continuare a lavorare come stiamo facendo, anche durante gli allenamenti, essere sempre uniti come gruppo e avere tanta voglia di provare a far punti. Secondo me la partita più difficile sarà quella col Pavia, perché è una squadra che punta a vincere il campionato, e oltretutto giocheremo a casa loro. Penso che dovremo essere bravi a fare più punti possibili prima di quella trasferta”.

Tatticamente, come ti trovi con i tuoi compagni di reparto? Visto il tuo gioco “frizzante”, pensi che queste tue caratteristiche si sposino e esaltino maggiormente in un gruppo con una forte componente argentina?
“Tatticamente, ero abituato a giocare più sull’esterno, mentre con il modulo che stiamo usando mi sono adattato anche a giocare come mezza punta o dietro le due punte. Devo dire che mi trovo bene con tutta la squadra e con gli argentini si è creata una bella intesa. Lì davanti Nacho (Moretti, ndr) sta facendo un ottimo lavoro e ora è rientrato anche García, che potrà darci una grossa mano”.

La lotta per la salvezza si prospetta complessa: con così tante squadre in così pochi punti, non si può escludere nessuno scenario. Voi come vi vedete? E contro chi pensi dovrete lottare?
“Il nostro obiettivo è sicuramente quello di salvarci senza passare dai playout. Nel girone di andata abbiamo fatto quindici punti, in quello di ritorno già tredici in molte meno partite, quindi i risultati finora sono buoni. Visto quello che stiamo facendo, sono abbastanza fiducioso e positivo, poi ovviamente nel calcio non si sa mai. Penso che i nostri diretti concorrenti siano Vis Nova, Calvairate, Accademia Pavese e anche Pontelambrese: tutti stanno facendo punti, quindi non sarà facile, ma noi ci proveremo per forza”.

Parentesi personale: per essere la tua prima esperienza in Eccellenza, ti stai dimostrando decisamente all’altezza della categoria. Ti aspettavi un approccio del genere? Guardando all’immediato futuro, punterai ad affermarti in questo campionato?
“Sì, diciamo che da questo punto di vista sono soddisfatto di quello che sto facendo. Quando sono stato chiamato in causa, ho risposto bene, ma ovviamente devo continuare a lavorare con umiltà e crescere ancora molto a livello tattico. In squadra ci sono molti giocatori esperti e devo dire che sotto questo aspetto anche loro mi stanno aiutando tanto”.

Silvia Alabardi

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